Bambini e cibo: come aiutarli a mangiare senza forzature

Bambini e cibo: è possibile vivere serenamente il momento dei pasti? Scopriamo insieme come aiutare i nostri figli a mangiare senza forzature e pianti.

Il bambino è in grado di autoregolarsi rispetto al cibo. Ha dei gusti personali e delle modalità differenti da quelle dei genitori o dei fratelli e sono da rispettare.

Mai forzare il bambino a mangiare

Più si insiste nel volerlo far mangiare, più si crea resistenza da parte del bambino. Sarebbe bene evitare di fare il braccio di ferro con il bambino, di fare paragoni tra lui e gli altri, di imporgli di finire il cibo nel piatto e di lodarlo o sgridarlo in relazione al cibo.

Bisognerebbe cercare di affrontare questo momento con la maggiore serenità possibile tenendo conto che il cervello manda dei segnali al corpo attraverso i quali comunica le sostanze di cui ha maggiormente bisogno, quindi impariamo ad ascoltare quelli che sono i bisogni che il bambino manifesta.

Potrebbero esserci dei periodi in cui il bambino predilige carboidrati, altre volte proteine, altre ancora frutta e verdura. Sarebbe bene assecondare queste sue preferenze continuando comunque a proporre un pasto completo, ma non obbligarlo a finire ciò che c’è nel piatto.

Bambini e cibo: alcuni consigli pratici

Possiamo integrare gli alimenti che non mangia in un altro momento della giornata o presentando lo stesso alimento in un altro formato.

Lo sapevate che lo stomaco del bambino è grande come il suo pugno? Questo dovrebbe farci riflettere molto e ridimensionare le aspettative che abbiamo.

Spesso diamo piatti con quantitativi di cibo troppo grandi per un bambino che ovviamente faticherà a finire, o peggio ancora vedendo il piatto cosi pieno potrebbe essere scoraggiato già in partenza.

Come rendere piacevole il momento del pasto

In questo momento delicato dobbiamo trattare il bambino con cura e rendere questo momento piacevole. Per farlo possiamo per prima cosa includerlo nella preparazione della tavola, facendolo apparecchiare insieme a noi, predisponendo un cassetto un’anta di un mobile con le stoviglie alla sua portata.

L’importante è permettergli inizialmente di mangiare con le mani. Infatti proprio attraverso la manipolazione, il bambino conosce il cibo, scopre le diverse consistenze ed inizia a portarlo alla bocca per nutrirsi.

Successivamente si introducono le posate, il cucchiaio e la forchetta. Pian piano prenderà dimestichezza e arriverà a mangiare in autonomia. Lo farà anche tramite l’osservazione e l’imitazione dell’adulto. Quindi sarebbe bene, se possibile, mangiare insieme al bambino al tavolo.

Come comportarsi con i bambini selettivi?

Teniamo conto che ci sono bambini che biologicamente sono selettivi, quindi tenderanno a prediligere alimenti con colori neutri (pasta, riso, patate, carne, pesce) rispetto a quelli con colori molto forti. Possiamo continuare a proporli in formati differenti (polpette, sugo, minestra).

Non dimentichiamoci che noi siamo di esempio, quindi meglio mangeremo meglio mangeranno i piccoli.

Bambini e cibo: l’uso di stoviglie frangibili

Al pasto è bene introdurre fin da subito stoviglie di ceramica e bicchiere in vetro (fin dai 6 mesi). Impiegare l’uso di oggetti frangibili permette ai bambini di imparare:

– il rispetto degli oggetti, la cura, la responsabilità

– a sentire e padroneggiare meglio il proprio corpo

– a fare movimenti più lenti e delicati, più consapevoli e pensati

– a maneggiare meglio gli oggetti, raffinando la motricità fine e la coordinazione occhio-mano

– che le loro azioni hanno conseguenze e che è quindi importante prestare attenzione a ciò che viene fatto.

Molto importante, infine, è evitare gli schermi durante i pasti in modo che il bambino si concentri sul cibo, sul gusto e sulla convivialità di questo bel momento in famiglia.

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Valentina Disetti

Sono una coordinatrice di asili nido e acquamotricista neonatale. Fin da piccola ho sempre desiderato lavorare con i bambini. A 17 anni ho svolto il mio primo tirocinio in un asilo nido, mi sono innamorata perdutamente del mestiere e tutt’ora penso sia il più bello in assoluto. Dopo 13 anni da educatrice in sala, da tre svolgo il ruolo del coordinamento e da due sono diventata mamma. Sui social condivido le attività che propongo al mio piccolo, i libri e giochi fai da te che realizzo.

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