“Sono pochi i genitori che amano i figli”
Diretta e senza mezze misure. Esordisce così la psicologa Gabriella Tupini, in un video che ho guardato qualche giorno fa sul web.
Mi ha subito colpito con quanta serietà e accoglienza si sia rivolta ai genitori affrontando un argomento troppo spesso sottovalutato come quello della consapevolezza di relazione con i propri figli.
Già mentre ascoltavo, l’interconnessione con il pensiero montessoriano frullava nella mia mente ed è per questo che ho deciso di condividere questo connubio di pensieri.
L’infanzia è la fase cruciale dello sviluppo umano in cui i bambini si formano come individui unici
Per i genitori, il compito di accompagnare i propri figli durante questa fase può essere gratificante ma anche pieno di sfide.
Per vivere consapevolmente l’infanzia dei propri figli, il pensiero montessoriano può offrire preziosi suggerimenti.
Che tipo di adulto voglio essere nei confronti del bambino?
Sono predisposto ad accompagnare il bambino a vivere un’infanzia aperta alla visione di un nuovo punto di vista?
Ad esempio, come mi fa sentire l’idea di lasciare che il bambino possa sentirsi libero di contestare quello che sto dicendo?
Mi assumo la responsabilità di scavare a fondo per comprendere quel “capriccio”!
Fermati! Osserva! Rifletti!
Quanta ragione c’è in quell’istante di “delirio” variegato di dispiacere e rabbia.
La Tupini, come la Montessori, invita l’adulto a spendere delle energie, a compiere una rivoluzione di pensiero legata al rispetto delle idee di chi ci troviamo di fronte, a riconoscere quanto possano essere valide quelle idee nuove e potenti, degne di rispetto.
La genitorialità è considerata con senso del dovere, in maniera performante.
“Amare è cercare di capire l’altro”
In queste parole, si sottolinea l’importanza di accettare i bambini per ciò che sono, senza proiettare su di loro aspettative o giudizi preconfezionati, all’unico scopo di soddisfare quello che l’adulto aveva predisposto.
La Tupini invita i genitori a “spendere delle energie” per capire il bambino.
Il Montessori è perfettamente allineato a queste parole, infatti incoraggia i genitori a comprendere che ogni bambino ha un proprio ritmo di sviluppo e un insieme unico di interessi e talenti.
Questo implica che l’adulto deve liberarsi da aspettative rigide, evitando di confrontare i propri figli con gli standard degli altri bambini.
Montessori invita i genitori a creare un ambiente preparato che favorisca l’autonomia, ma non è l’adulto stesso parte di questo ambiente?
Ciò significa entrare nell’ottica di guardare dalla prospettiva del bambino in modo che possa imparare attraverso l’esperienza diretta. L’obiettivo è quello di permettere ai bambini di sviluppare una sana autostima, fiducia nelle proprie capacità e una mentalità aperta verso il mondo che li circonda.
Riconoscere e anche abbracciare l’errore come un’opportunità di apprendimento, non sono visti come fallimento, ma come progresso verso la crescita e lo sviluppo.
Essere osservatori attenti e rispettosi dei processi di apprendimento dei propri figli, senza intervenire o correggere in modo eccessivo. Questo permette ai bambini di sviluppare l’autonomia, la capacità del problem solving e la fiducia in sé stessi.
Comprendere l’importanza del rispetto verso l’altro è “credere a tutto il bene che sta nascosto nel bambino e prepararsi a riconoscerlo con cura e amore” (Maria Montessori, Il bambino in famiglia)