I bambini ascoltano con gli occhi

“Non urlare!” Sbotta spazientita Alice a Gaia, sua figlia. I tre anni sono arrivati come ciliegina sulla torta dei terribili due. In risposta, però, Gaia alza ancora di più la voce.

“Non dare gli schiaffi a Marco, sei impazzito!?” Daria interrompe una litigata tra suo figlio e un altro bambino al parco, allungandogli uno scapaccione sulla mano con aria nervosa. In risposta, il suo bimbo da’ uno schiaffo anche a lei.

“Non si usa il telefono a tavola” spiega Giulia a Lorenzo. Nel mentre Andrea, il papà, è seduto a tavola e risponde a una mail di lavoro. Dal cellulare.

“Devi avere pazienza con tuo fratello, è piccolo, ci mette un po’ a fare le cose”. Dice la mamma a Gregorio.

La mamma ha ragione ma perché allora l’altra mattina, mentre si preparava per uscire di casa, gli ha strappato seccata le scarpe dalle mani e gliele ha messe di malo modo ai piedi dicendo “muoviti o di questo passo non arriviamo più a scuola” ?

Insomma, si potrebbe andare avanti all’infinito con gli esempi, ma il concetto è abbastanza chiaro, vero?

I bambini fanno quello che facciamo, non fanno quello che diciamo loro di fare

Imparano con l’esempio -soprattutto nei primi tre anni di vita- o, se vogliamo usare la terminologia corretta, imparano per “apprendimento implicito”.

Se gli urleremo di abbassare la voce, urleranno più forte. Se gli insegneremo che quando qualcuno ci fa innervosire o sbaglia a comportarsi si deve dare uno schiaffo, loro ripeteranno questo comportamento con i loro pari.

Se quando sbaglio mamma mi da un ceffone, vuol dire che è questa la giusta reazione da avere.

Nessun genitore è perfetto, però ci sono delle accortezze che si possono mettere in pratica per stabilire la migliore relazione possibile con il proprio bambino.

Nel caso in questione, come può agire un genitore ?

Se il bambino urla, abbassate la voce, sempre di più, fino a ridurla ad un sussurro. Lo obbligherete ad abbassare la sua voce per sentire la vostra e a quel punto potete dirgli con tranquillità che ci sentite benissimo, che non serve urlare e anzi, che quel tono così alto un po’ vi sta facendo male alle orecchie.

Loro piano piano adegueranno il tono di voce al vostro.

Uno schiaffo non è mai la risposta giusta, in nessuna circostanza

Insegna al bambino un modo di reagire sbagliato, lo induce a pensare di non valere nulla e lo porterà a ripetere lo stesso comportamento con gli altri bambini o con chi è più debole/piccolo di lui.

Se vostro figlio da’ uno schiaffo a un altro bambino al parco, tenete a mente che per un bambino non esistono comportamenti volutamente violenti, che probabilmente è molto arrabbiato o frustrato e alla sua età e’ assolutamente normale avere una reazione fisica associata a un’emozione.

Di fronte agli scoppi di ira dei bambini è molto importante fare quello che loro ancora non sono in grado di fare da soli: dare un nome a quello che stanno provando.

“Vedo che sei molto arrabbiato, lo capisco, anche a me capita di arrabbiarmi. Però non voglio che picchi Giovanni. Perché non provi a dirgli se ti presta il gioco?/se smette di infastidirti?/se si sposta dallo scivolo? Ecc”

Promuovere l’autonomia dei figli dovrebbe essere il principale obiettivo dei genitori

Non è sempre facile, perché nel frattempo che i bambini crescono e “imparano a far da soli” la vita dei grandi non si ferma.

Ecco allora qualche aiuto per genitori indaffarati con figli desiderosi di far da sé: quando dovete uscire per andare da qualche parte iniziate a preparare i piccoli con netto anticipo, in modo che abbiano il tempo (moooolto tempo) per vestirsi da soli.

Se siete di fretta e i bambini vogliono vestirsi da soli proponete sempre due alternative: loro avranno comunque la sensazione di aver scelto da soli e voi avrete ridotto i tempi.

“Quali pantaloni mettiamo questi verdi o questi blu? E la maglietta, rossa o bianca? Quale scarpa vuoi mettere queste da ginnastica o queste con le stringhe?”.

Per evitare (o ridurre) la frustrazione dell’interruzione di un’attività gradita ricordate di scandire il tempo: tra cinque minuti dobbiamo andare/spegnere la tv ecc.

Sono moltissime le sfide che comporta il crescere dei figli, ma è importante tenere a mente che con i bambini contano gli obbiettivi a lungo termine e che noi genitori abbiamo nei loro confronti la responsabilità enorme dell’esempio, perché per i primi anni è il solo modo in cui possono apprendere.

Ci sarà tempo per arrivare in orario!

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Giulia Fermani

Sono una giornalista e mamma di due bambini, mia quotidiana fonte di ispirazione professionale e aspirazione ad essere sempre la versione migliore di me. Sono un istruttore di manovre di disostruzione e prevenzione degli incidenti in età pediatrica (anche se attualmente ancora in congedo di maternità) e mi sto formando come puericultrice. Proprio grazie a questo percorso ho iniziato una collaborazione con uno studio pediatrico, con l’obbiettivo di dare vita a un ambulatorio multidisciplinare per la Nurturing Care. Sono qui per condividere le mie esperienze e quello che sto studiando, nella speranza di aiutare i genitori a vivere al meglio l’esperienza della genitorialità, fornendo loro gli spunti e gli strumenti fondamentali per prendersi cura di quanto di più prezioso ci sia al mondo: i bambini.

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