Scatola delle stoffe bianche Montessori

La scatola delle stoffe bianche o seconda scatola dei tessuti è un materiale Montessori utile per l’affinamento del senso tattile.

“Per mezzo del contatto e dell’esplorazione dell’ambiente (attraverso i sensi) l’intelligenza innalza quel patrimonio di idee operanti, senza le quali il suo funzionamento astratto mancherebbe di fondamento e di precisione, di esattezza e di ispirazione.” (M.Montessori da “La scoperta del Bambino”)

Le scatole dei tessuti fanno parte del materiale per lo sviluppo dei sensi (comunemente chiamato “materiale di sviluppo”): risorse studiate e selezionate dalla Montessori stessa, a partire dai materiali precedentemente ideati dai medici Itard e Sèguin e impiegati nell’educazione dei bambini con ritardo cognitivo.

Secondo la Montessori l’educazione e il raffinamento dei sensi offrono una solida base allo sviluppo dell’intelligenza e rispondono al bisogno del bambino di ordinare l’enorme quantità di impressioni che fin dalla nascita coglie, in modo casuale e disordinato, nell’ambiente che lo circonda.

Il materiale sensoriale è costituito da un sistema di oggetti che sono raggruppati secondo una determinata qualità fisica (colore, forma, dimensione, peso, temperatura ecc.). Ogni gruppo rappresenta la medesima qualità ma in gradi diversi: sono oggetti identici tra loro in tutto, salvo che per la qualità che varia in modo regolare.

Cos’è la scatola delle stoffe bianche Montessori

La scatola delle stoffe bianche è dedicata al senso del tatto ed è composta da una scatola in legno contenente 6 coppie di ritagli di tessuto bianco di diversa fattura e trama.

Scatola delle stoffe bianche Montessori

Pensata per la fascia d’età: 3-6 anni

Scopo diretto: Affinamento del senso tattile

Scopo indiretto: Esercizio della concentrazione, espressione delle sensazioni tattili, acquisizione di un lessico più specifico.

Presentazione: L’adulto, le prime volte, seleziona le due coppie di tessuti più in contrasto tra di loro togliendo gli altri dalla scatola. Porta sul tavolo la scatola e chiede al bambino se desidera lavorare con le stoffe bianche.

Prima di procedere può invitare il bambino a risvegliare il tatto lavandosi le mani con dell’acqua calda. Una volta pronti, l’adulto si siede vicino al bambino ed estrae dalla scatola la prima stoffa, la stende sul tavolo e la accarezza con la mano partendo dall’alto verso il basso, invita il bambino a fare lo stesso e nomina la stoffa (per esempio: “raso”).

Poi estrae il secondo tessuto, e procede allo stesso modo. Estratto ed accarezzato il terzo tessuto si può procedere all’appaiamento con la stoffa corrispondente.

Al termine di questa operazione mischia i quattro tessuti e invitare il bambino a ripetere l’esercizio da solo. Una volta presa confidenza con il materiale si può proporre al bambino di eseguire l’esercizio con gli occhi bendati per concentrarsi ancora di più intensamente sulle sensazioni tattili che il tessuto regala.

Le stoffe vengono successivamente aggiunte alla scatola seguendo i progressi del bambino.

Controllo dell’errore: visivo. Osservando la trama della stoffa il bambino autonomamente corregge gli appaiamenti scorretti.

Estensioni: Quando il bambino conosce un buon numero di stoffe l’adulto può procedere con una lezione dei tre tempi per aiutarlo ad interiorizzare i nuovi vocaboli (Raso, Tulle, Lana, Cotone ecc.)

Dove si trovano le scatole delle stoffe Montessori

La scatola delle stoffe che vedete in foto è prodotta da Boboto un’azienda artigianale italiana che dal 2016 si impegna per promuovere attività e prodotti educativi orientati all’inclusività e alla responsabilità sociale.

Boboto, avvalendosi di tecnologie laser e innovative, produce materiali Montessori ad un prezzo accessibile anche alle famiglie. Fino al 4 marzo potete acquistare la prima e la seconda scatola delle stoffe bianche Montessori con uno sconto utilizzando il codice STELLE20 (acquistabili anche con Carta del Docente).

Fonti: “La scoperta del bambino” Maria Montessori

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Gaia Giambellini

Sono un’insegnante di scuola dell’infanzia, laureata in Scienze della Formazione Primaria. Ho cominciato a lavorare nella scuola statale prima come supplente, esperienza che mi ha permesso di confrontarmi e conoscere numerosissime realtà, poi come insegnante di ruolo. Nel 2017 ho conseguito un diploma di specializzazione nel metodo Montessori con la FMI e da quel momento non ho mai smesso di studiare e interessarmi al metodo. Il mio grande desiderio è portare “un po’ di Montessori” nelle scuole tradizionali, così che tutti i bambini e le bambine ne possano godere.

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